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A Catania, il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena è uno dei conventi più grandi d’Europa, secondo tra i monasteri benedettini solo al convento di Mafra, Portogallo. Gemma del tardo barocco siciliano, la sua storia travagliata lo ha reso un luogo ricco di cose da raccontare a chi lo visita.

Catania Il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l'Arena

Il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena nasce per mano di monaci cassinesi nel 1558, subisce la furia della colata lavica dell’Etna del 1669 e del catastrofico terremoto del 1693. Ricostruito entrambe le volte, rinasce a nuova e più grande forma e vita all’inizio del ‘700, ripopolato da monaci di altri monasteri. E’ l’epoca del Chiostro di Levante, che si aggiunge al magnifico Chiostro di Ponente in marmo di Carrara, del giardino e del Caffeaos in stile eclettico, della biblioteca, delle cucine, dell’ala noviziato, dei refettori e del coro di notte. E’ l’epoca dell’Orto Botanico e del giardino dei Novizi, entrambi giardini pensili. Viene anche pensata e iniziata a edificare una piccola San Pietro siciliana, la Chiesa di San Nicolò l’Arena, rimasta però incompiuta nel suo prospetto frontale. Così questo monastero assurge a uno dei più grandi del nostro continente.

Monastero Benedettini Catania

Dopo le migliorie, arrivano alcune distruzioni: il riadattamento di fine ‘800 dell’edificio per la destinazione ad usi “civili” causa varie irreversibili modifiche all’impianto monasteriale, riconosciuto intanto Monumento Nazionale successivamente al 1861. Vengono colpiti affreschi, corridoi, tetti, orto botanico. Solo la biblioteca monastica resta illesa. Le Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero, che oggi occupano i locali che furono della libreria benedettina, sono visitabili e vi aspettano con 270.000 volumi, i loro erbari, le cinquecentine, le bibbie miniate e le collezioni  librarie dei vari ordini monastici.

Catania Monastero San Nicolò l'Arena

Gli anni ’70 segnano l’inizio di una fase di profondo degrado e abbandono della struttura da parte delle amministrazioni pubbliche, finché non si decise di donare all’Università quello che di quel favoloso monastero il tempo aveva concesso di lasciare ancora in piedi. E dopo più di 25 anni di lavoro, la struttura è stata recuperata ed è aperta ad accogliere chi vorrà conoscere la sua bellezza e ricchezza e la sua incredibile storia.

Il Monastero di Catania

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